3 giornata Parkinson
In occasione della Terza Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson – che si è tenuta il 26 novembre 2011 – medici-specialisti sono stati a disposizione dei pazienti presso le Strutture ospedaliere di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativaPieno successo al Convegno APM del 16 aprile
Convegno APM del 16 aprile
Il 16 aprile 2011 si è tenuta, presso l’Audutorium Recordati a Milano, la tavola rotonda sul tema: Parkinson: una la malattia, molteplici le terapie. Numerosi i partecipanti, soci, famigliari e studiosi.
Nell’incontro, gratuito e aperto a tutti, i temi scientifici sono stati affrontati con un linguaggio piano e accessibile. Quest’evento si inscrive nelle attività che l’Associazione svolge con continuità a favore dei propri iscritti e di tutti gli interessati direttamente o indirettamente alla malattia
La malattia di Parkinson costringe pazienti e familiari a convivere con gli effetti invalidanti di una malattia cronica che toglie progressivamente autonomia a chi ne è colpito.
Temi dell’incontro sono le cosiddette terapie complementari e la cura multidisciplinare, approcci che stanno manifestando grande interesse nella cura del Parkinson. Infatti da tempo si è evidenziata la necessità di integrare l’utilizzo del farmaco con la terapia fisica.
Com’è noto, questa malattia non ha ancora una cura risolutiva. La terapia fondamentale per alleviarne i sintomi è pur sempre quella farmacologica, che si attua con la somministrazione della levodopa. A questa si affianca spesso la fisioterapia, terapia irrinunciabile per i pazienti di Parkinson.
Le novità in questo settore riguardano le cosiddette terapie complementari, come la biodanza, il metodo Pilates, la musicoterapia. Mentre le cure farmacologiche e la fisioterapia sono individuali, queste sono spesso pratiche di gruppo, che favoriscono la socializzazione. Questo è utile anche dal punto di vista psicologico: perché spesso il parkinsoniano tende ad isolarsi, per nascondere il suo stato; incontrarsi con chi condivide la sua condizione lo aiuta ad affrontarla meglio.
Queste terapie non farmacologiche contribuiscono a mantenere la plasticità neuronale. Il trattamento non farmacologico riduce i disturbi comportamentali ed aumenta le performance nelle attività funzionali.
L’altro argomento che verrà trattato è la cura multidisciplinare, attuata attraverso le così dette professionalità alleate. La levodopa è un farmaco, fondamentale per la cura, ma a lungo andare può avere effetti collaterali piuttosto pesanti, che per alcuni pazienti si traducono in discinesie, ipotensione ortostatica, stipsi, depressione, difficoltà di parola e, anche difficoltà di minzione. Per curare a tutto tondo un parkinsoniano, pertanto, alla figura centrale del neurologo dovrebbero allearsi più professionalità mediche, fra le quali il cardiologo, il dietologo, il logopedista, lo psicologo e l’urologo.
Il fine della cura multidisciplinare, come quello delle terapie complementari, è quello di migliorare le condizioni di vita del paziente e dei suoi familiari; esattamente come fa la terapia farmacologica che, ricordiamolo, ad oggi non è ancora in grado di intervenire sulla malattia, ma solo sui suoi sintomi.
Photogallery dell'evento
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Natale 2011

Brainforum 2011
Il 4 e 5 aprile 2011 si terrà a Milano il convegno Brainforum 2011 sul cervello.
Strutture sanitarie in Lombardia
indirizzi delle strutture ospedaliere in Lombardia per il trattamento della malattia di Parkinson