Per raccogliere fondi APM Parkinson Lombardia ha deciso di partecipare alla Milano City Marathon del 2012, in qualità di Charity Partner.
L'obiettivo prefissato è stato quello di raccogliere fondi per la realizzazione del progetto PRONTO PARKINSON: uno sportello telefonico dove un neurologo risponde dando indicazioni per risolvere i piccoli problemi e dubbi che, quotidianamente, inquietano i malati parkinsoniani.
Il servizio (attivo dal 1° ottobre 2012) risponde al numero 333 439 66 82 ogni mercoledì dalle ore 13.00 alle 15.00.
Il 1 aprile abbiamo incontrato i maratoneti che si sono offerti di correre per APM Parkinson Lombardia onlus indossando la
nostra maglia e il nostro pettorale.
Il 15 aprile la gara.
Un'iniziativa meritoria che vuole attivare una più vasta conoscenza dei problemi della malattia di Parkinson e istituire uno sportello telefonico Pronto Parkinson per facilitare i soci
Per raccogliere fondi APM Parkinson Lombardia ha deciso di partecipare alla Maratona in qualità di Charity Partner, l'obiettivo prefissato è stato quello di raccogliere fondi per la realizzazione del progetto PRONTO PARKINSON: uno sportello telefonico dove un neurologo risponde dando indicazioni per risolvere i piccoli problemi e dubbi che, quotidianamente, inquietano i malati parkinsoniani.
Lunedì 7 maggio 2012 si è svolta a Milano la premiazione dei concorrenti alla Milano City Marathon, fra tutti i partecipanti che hanno corso per il gruppo Charity Partner. “Rete del dono” e il “Charity Program” della Milano City Marathon hanno raccolto oltre 100.000 Euro a favore delle associazioni del cuore scelte dai runner.
Tanti premi, grande festa ed allegria alla manifestazione ed appuntamento per domenica 7 aprile del prossimo anno per un’ulteriore sfida.
Francesca e Luisa hanno partecipato all’incontro in rappresentanza di APM Parkinson Lombardia.
Natale 2011
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Brainforum 2011
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Il 4 e 5 aprile 2011 si terrà a Milano il convegno Brainforum 2011 sul cervello.
Nei giorni 5 e 6 novembre 2011 si è tenuta a Milano, presso il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta, la seconda “Mostra presentazione” delle Associazioni di volontariato milanese.
In occasione della Terza Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson – che si è tenuta il 26 novembre 2011 – medici-specialisti sono stati a disposizione dei pazienti presso le Strutture ospedaliere di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa
Il 16 aprile 2011 si è tenuta, presso l’Audutorium Recordati a Milano, la tavola rotonda sul tema: Parkinson: una la malattia, molteplici le terapie. Numerosi i partecipanti, soci, famigliari e studiosi.
Nell’incontro, gratuito e aperto a tutti, i temi scientifici sono stati affrontati con un linguaggio piano e accessibile. Quest’evento si inscrive nelle attività che l’Associazione svolge con continuità a favore dei propri iscritti e di tutti gli interessati direttamente o indirettamente alla malattia
La malattia di Parkinson costringe pazienti e familiari a convivere con gli effetti invalidanti di una malattia cronica che toglie progressivamente autonomia a chi ne è colpito.
Temi dell’incontro sono le cosiddette terapie complementari e la cura multidisciplinare, approcci che stanno manifestando grande interesse nella cura del Parkinson. Infatti da tempo si è evidenziata la necessità di integrare l’utilizzo del farmaco con la terapia fisica.
Com’è noto, questa malattia non ha ancora una cura risolutiva. La terapia fondamentale per alleviarne i sintomi è pur sempre quella farmacologica, che si attua con la somministrazione della levodopa. A questa si affianca spesso la fisioterapia, terapia irrinunciabile per i pazienti di Parkinson.
Le novità in questo settore riguardano le cosiddette terapie complementari, come la biodanza, il metodo Pilates, la musicoterapia. Mentre le cure farmacologiche e la fisioterapia sono individuali, queste sono spesso pratiche di gruppo, che favoriscono la socializzazione. Questo è utile anche dal punto di vista psicologico: perché spesso il parkinsoniano tende ad isolarsi, per nascondere il suo stato; incontrarsi con chi condivide la sua condizione lo aiuta ad affrontarla meglio.
Queste terapie non farmacologiche contribuiscono a mantenere la plasticità neuronale. Il trattamento non farmacologico riduce i disturbi comportamentali ed aumenta le performance nelle attività funzionali.
L’altro argomento che verrà trattato è la cura multidisciplinare, attuata attraverso le così dette professionalità alleate. La levodopa è un farmaco, fondamentale per la cura, ma a lungo andare può avere effetti collaterali piuttosto pesanti, che per alcuni pazienti si traducono in discinesie, ipotensione ortostatica, stipsi, depressione, difficoltà di parola e, anche difficoltà di minzione. Per curare a tutto tondo un parkinsoniano, pertanto, alla figura centrale del neurologo dovrebbero allearsi più professionalità mediche, fra le quali il cardiologo, il dietologo, il logopedista, lo psicologo e l’urologo.
Il fine della cura multidisciplinare, come quello delle terapie complementari, è quello di migliorare le condizioni di vita del paziente e dei suoi familiari; esattamente come fa la terapia farmacologica che, ricordiamolo, ad oggi non è ancora in grado di intervenire sulla malattia, ma solo sui suoi sintomi.